Cineforum
Una delle molte interpretazioni del disagio che vive l’essere umano che invecchia perdendo la memoria è quella secondo cui, chi non ha memoria,è un essere povero, senza sentimenti, che non è in grado di leggere la propria vita, i legami o gli affetti, dunque senza un futuro.
Ciascuno di noi in ogni momento è il prodotto complessivo di quanto ricorda, di quanto ha saputo e voluto dimenticare.
Tenuta presente questa considerazione, l’anziano con problemi cognitivi e di memoria, l’anziano solo o dimenticato, vive un disagio sempre legato a tali deprivazioni cognitive, sociali e affettive.
Le potenzialità terapeutiche del linguaggio multimediale, così ricco e complesso, sono molteplici: le immagini di un film non solo suscitano affetti ed emozioni, rievocano e sensazioni sopite,scaldano il cuore anche in casi di umore triste ed abbattuto, ma possono anche vincere la barriera della solitudine, attirare l’attenzione e la voglia di vedere anche in chi ha perso le proprie facoltà intellettive e percettive.
La potenza evocatrice delle inquadrature, delle musiche, il fascino di attori e paesaggi fa superare difficoltà di comunicazione e povertà linguistica, divenendo un utile strumento di lavoro per la Terapia occupazionale.